domenica 17 luglio 2011

Ristorante Imbarcadero Isola dei Pescatori: che brutto ricordo

Ve lo aspettereste mai dalla nostra accoglienza italiama? e invece si!

La settimana scorsa ho assistito ad una scena davvero brutta in questo RISTORANTE IMBARCADERO di Stresa.

Due bambini accompagnati dalla loro nonna si sono accomodati al tavolo del ristorante, hanno ordinato e poi avuto il loro primo piatto.
L'attesa dei piatti successivi diventava molto lunga, si sa a tavola con i bambini non è sempre facile rimanere a lungo.
La nonna chiede al cameriere se fosse possibile accelerare la comanda, il cameriere con tono brusco risponde che non si può sollecitare in cucina....bisogna aspettare.

La nonna e i bambini dopo ancora una decina di minuti di attesa a vuoto, si alzano e si dirigono verso la cassa per pagare solo quanto consumato e riprendere la loro gita.
A quel punto si scatena il caos, la proprietaria, credo, o comunque la persona accanto alla cassa inizia a inveire dicendo che sono dei maleducati, che devono pagare tutto e che non possono lasciare il ristorante fono a che hanno pagato tutto.
Vi immaginate i bambini, che spavento al momento in cui questa donna ha iniato a gridare che chiamava i carabinieri e poi ha effettivamente fatto la chiamata al comando? per fortuna un altro gestore si intromette, riporta la pace, accetta il pagamento delle consumazioni avvenute e chiude l'episodio in modo civile.
In realtà l'episodio non è per nulla chiuso.
Nonna e nipoti, dopo un giro sull'isola vanno in un bar vicino al ristorante, in attesa del vaporetto. Lì vengono raggiunti da due vigili, chiamati dalla donna del ristorante imbarcadero, procurando un nuovo spavento e preoccupazione nei bambini
I vigili in realtà sono molto bravi e svolgono il loro incarico di controllo documenti con delicatezza e gentilezza nei riguardi di tutti e tre.
Una scena assurda, che a modo mio consegna il Ristorante Imbarcadero di Stresa un luogo NON ADATTO ai bambini e forse anche agli adulti.

giovedì 14 luglio 2011

Storia della mia gente: proprio un bel libro

Leggere un libro, quando si è mamma, non è la cosa più semplice del mondo. Per riuscire a ricavare un pò di tempo ne deve valere la pena.

Questo è successo quando ho avuto tra le mani il libro ultimo di Edoardo Nesi, Storia della mia Gente.
Molto avvincente, una scrittura piacevolissima e un modo di condurre la storia di fondo a tratti ironica e a tratti romanzescamente avvincente.

Non si tratta solo di stile, ma anche e soprattutto di contenuti. Davvero molto bello, l'ho consigliato a tutti.

lunedì 11 luglio 2011

Vacanze estive prenotate su Internet

Lavoro nell'informatica, scrivo per il web tutti i giorni...più volte al giorno, conosco la rete e i segreti dell'e-commerce, prenoto voli aerei e treni via internet, ma quando viaggio con la famiglia preferisco prenotare le vacanze in agenzia di viaggi. Mi fa sentire più sicura, mi sembra che la tradizione sia meglio che il digitale.

Fino a quest'anno.

L'estate 2011 è stato abbattuto il muro, solo perchè la tradizione delle agenzia di viaggio ora diventa "ottusità".
Come è possibile che su internet alberghi e case residence siano ancora libere e in agenzia di viaggio risulti tutto occupato?
Come fanno le agenzie di viaggio a perdere così tanti clienti, anche affezionati, solo perchè il call center del tour operator contattato risponde negativamente.

Come fanno a non capire che il servizio oggi, anche per loro, deve andare verso la personalizzazione, il catalogo con il pacchetto pre-definito non può ceto bastare più.

E allora perchè non provano ad aprirsi alle informazioni offerte in internet per aiutare i clienti con risposte soddisfacenti? o almeno che mostrino un minimo di interesse?

venerdì 8 luglio 2011

Quando il figlio parte per il campus sportivo settimanale

Molto Carino, un tipetto sui 10 anni biondo con gli occhi azzurri, monello in modo sano e ancora molto semplice nei suoi atteggiamenti...ecco il ritratto del mio ragazzino di 10 anni che è stato via una settimana in montagna con il gruppo della palestra judo Samurai che frequenta a Milano.
Una esperienza normale direte voi, certo rispondo razionalmente io.
Peccato che poi inizi a pensare a cosa potrebbe capitare e allora vai in ansia che a volte sfiora il terrore.

La settimana ovviamente è andata benone, il ragazzino ha spermentato con grande gioia la libertà dagli assilli di mamma e papà, ha familiarizzato con le suonerie dei cellulari dei compagni più grandi e soprattutto.....ha imparato a mangiare un sacco di cose in più rispetto a prima!

Questo è un aspetto che davvero non avrei mai immaginato: il ragazzino è tornato un piccolo gourmet, che mi chiede piatti decisamente più elaborati della dieta a base di pasta al burro e bistecchine di prima.

Siamo tutti esterefatti, questo risvolto proprio non lo immaginavamo